Alcuni libri

Opera. 2004-2024
Il Convivio, 2025
In questo volume, l’autore raccoglie gran parte della sua produzione poetica, plasmando attraverso un lavoro lungo vent’anni, non un’autoantologia, ma la sua Opera in versi.
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"Conosco e leggo Paolo da tempo. È uno che ci dà dentro. Andategli incontro, leggetelo!"
Antonio Moresco

La croce versa
Effigie, 2022
"Con Labiali e L'insonnia dei corpi, Paolo Castronuovo aveva già dato prova di una grande maturità artistica. Con questa sua ultima raccolta, l'autore si spinge oltre: La croce versa segna un nuovo momento creativo, è un percorso a ritroso, che scava a fondo il dolore e il male. Castronuovo trasfigura la propria biografia e rende universale la sua esperienza."
Paolo Cosci

La falla oscura
Castelvecchi, 2018
Un uomo di cui non viene mai rivelato il nome, intento a scrivere le sue memorie, si ritroverà inspiegabilmente sdoppiato tra Corpo e Pensiero. Le due forme eteree si ricongiungeranno in un mondo buio e privo di dimensioni spaziotemporali. Un mondo distrutto da un presunto asteroide che ha causato la creazione della Falla Oscura: un vortice gravitazionale inesplorato. Il narratore affronta questo vivere distopico ripercorrendo le sue paure, le sue forze, il suo passato; tentando di ottenere redenzione con la sconfitta del Lercio: un sadico manipolatore sempre sulle sue tracce. Un romanzo tra la cruda distopia e l’analisi psicologica.

H.P. Lovecraft, Il simbolo della bestia
Joker, 2022 - Cura e traduzione: Paolo Castronuovo
Il giovane Lovecraft credeva fermamente che la sua sola e profonda vocazione fosse quella del poeta. Successivamente sarà molto severo con se stesso e quella parte della propria produzione, ma non si può ignorare una massa di migliaia di versi non raramente abitati da quell’orrore a un tempo astratto e viscido che impareremo a conoscere nelle più celebri opere narrative. Anche in molti di questi versi, come nelle pagine narrative popolate da Cose titaniche piovute dalle stelle, verdi immensità gelatinose e Dèi antichissimi e putrescenti, «perduta è la stella, profonda è la tomba». Visioni appaiono dietro un angolo o risalgono da un incubo, creature «oltre ogni immaginazione» ballano la loro minacciosa danza macabra sotto un cielo maligno e fra «vigneti verdi e glaciali» che succhiano linfe immonde.
Sandro Montalto